In pellegrinaggio a Collevalenza

Giovedì 25 ottobre, la casa del Clero del Seminario di Fermo e i seminaristi sono andati in pellegrinaggio a Collevalenza.

Collevalenza è una piccola frazione di Todi (PG) dove vi sorge il Santuario dell'Amore Misericordioso di Gesù. Il santuario fu fortemente voluto e realizzato da Madre Speranza. Disegnato dall'architetto madrileno Julio Lafuente, il nucleo centrale del santuario è costituito dalla grande chiesa consacrata nel 1962 e dalla Cappella dell'Amore Misericordioso, voluta proprio da Madre Speranza nel 1955. Si trattò infatti di un progetto che per lei rappresentava la volontà stessa di Dio, al quale dedicò con impegno e amore la sua intera vita. Essa affermava infatti di voler: "far conoscere a tutti che Dio è un Padre che ama, perdona, dimentica e non tiene in conto i peccati dei suoi figli quando li vede pentiti".

Dopo aver ascoltato una guida che raccontava i tratti salienti della storia della Madre e del Santuario, alle ore 12 ci siamo recati a celebrare l’eucaristia nella Cappella del Crocifisso.
Si chiama “Santuario del Crocifisso” perché sulla parete centrale di fronte, rivestita in legno tropicale, è collocato un crocifisso originale, del quale Madre Speranza ha scritto nel suo Diario: “Gesù mi fece vedere come voleva l’immagine dell’Amore Misericordioso e i suoi vari simboli”.

Lo scultore spagnolo Lorenzo Cullot Valera nel 1930 ricevette l’incarico di scolpire un crocifisso nel quale fosse evidente, non tanto la sofferenza, ma l’amore manifestato da Gesù sulla croce nell’espiare i nostri peccati. L’immagine doveva avere lineamenti ed espressione tale da far esclamare, come al Centurione sul Calvario: “Quest’uomo era veramente il Figlio di Dio”.
Gesù è rappresentato sulla croce, che ci ricorda il sacrificio del Calvario; l’Ostia bianca è la rinnovazione quotidiana di quel sacrificio sull’altare dell’Eucaristia.

La croce s’innalza su di un globo, il mondo, sul quale poggiano anche una corona regale e un libro aperto: il Vangelo. Nel libro è scritto: “Amatevi gli uni gli altri come io vi ho amato”.
Intorno al cuscino che sostiene la corona è scritto: “Cristo, sei il Re della Gloria”. Gesù, Amore Misericordioso, vuole regnare sul mondo con l’Amore.
È caratteristica l’espressione del volto, che trasmette una grande serenità, pur in mezzo al dolore. Gesù è rappresentato ancora vivo sulla croce, con lo sguardo rivolto al cielo, mentre supplica il Padre: “Padre, perdonali perché non sanno quello che fanno”.
Sul petto si scorge il cuore rosso, attraversato da una parola: “Charitas”. Come devono essere forti i palpiti del suo amore per mostrarsi così deciso a soffrire fino alla morte! Con la sua sofferenza offre la prova e la misura del suo grande Amore.
Dopo il pranzo il momento più emozionante per alcuni pellegrini: il bagno nell’acqua trovata a 93 metri di profondità.

Collevalenza è chiamata anche “La piccola Lourdes”. Prima del bagno nelle piscine c’è stata una catechesi sul cieco nato. Quindi in processione ci si è recati alle piscine recitando il rosario. Alcuni di noi sono rimasti emozionati e sono ritornati con il volto luminoso.

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